意大利语阅读:小王子(21)
"Mi avete intimidito... non posso più", disse il piccolo principe arrossendo.
"Hum! hum!" rispose il re. "Allora io... io ti ordino di sbadigliare un pò e un pò..."
Borbottò qualche cosa e sembrò seccato. Perché il re teneva assolutamente a che la sua
autorità fosse rispettata. Non tollerava la disubbidienza. Era un monarca assoluto.
Ma siccome era molto buono, dava degli ordini ragionevoli.
"Se ordinassi", diceva abitualmente, "se ordinassi a un generale di trasformarsi in un uccello
marino, e se il generale non ubbidisse, non sarebbe colpa del generale. Sarebbe colpa mia""
"Posso sedermi?" s'informò timidamente il piccolo principe.
"Ti ordino di sederti", gli rispose il re che ritirò maestosamente una falda del suo mantello di
ermellino.
Il piccolo principe era molto stupito. Il pianeta era piccolissimo e allora su che cosa il re
poteva regnare?
"Sire", gli disse, "scusatemi se vi interrogo..."
"Ti ordino di interrogarmi", si affrettò a rispondere il re.
"Sire, su che cosa regnate?"
"Su tutto", rispose il re con grande semplicità.
"Su tutto?"
Il re con un gesto discreto indicò il suo pianeta, gli altri pianeti, e le stelle.
"Su tutto questo?" domandò il piccolo principe.
"Su tutto questo..." rispose il re.
Perché non era solamente un monarca assoluto, ma era un monarca universale.
"E le stelle vi ubbidiscono?"
"Certamente", gli disse il re. "Mi ubbidiscono immediatamente. Non tollero l'indisciplina".
Un tale potere meravigliò il piccolo principe.
Se l'avesse avuto lui, avrebbe potuto assistere non a quarantatrè , ma a settantadue, o anche a
cento, a duecento tramonti nella stessa giornata, senza dover spostare mai la sua sedia! E
sentendosi un pò triste al pensiero del suo piccolo pianeta abbandonato, si azzardò'a
sollecitare una grazia dal re:
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