Il piccolo principe traversò il deserto e non incontrò che un fiore.
Un fiore a tre petali, un piccolo fiore da niente...
"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il fiore.
"Dove sono gli uomini?" domandò gentilmente il piccolo principe.
Un giorno il fiore aveva visto passare una carovana:
"Gli uomini? Ne esistono, credo, sei o sette. Li ho visti molti anni fa. Ma non si sa mai dove
trovarli. Il vento li spinge qual e là. Non hanno radici, e questo li imbarazza molto".
"Addio", disse il piccolo principe.
"Addio", disse il fiore.
Il piccolo principe fece l'ascensione di un'altra montagna.
Le sole montagne che avesse mai visto, erano i tre vulcani che gli arrivavano alle ginocchia. E
adoperava il vulcano spento come uno sgabello.
"Da una montagna alta come questa", si disse perciò, "vedrò di un colpo tutto il pianeta e
tutti gli uomini..." Ma non vide altro che guglie di roccia ben affilate.
"Buon giorno", disse a caso.
"Buon giorno... buon giorno... buon giorno..." rispose l'eco.
"Chi siete?" disse il piccolo principe.
"Chi siete?... chi siete?... chi siete?..." rispose l'eco.
"Siate miei amici, io sono solo", disse.
"Io sono solo... io sono solo... io sono solo..." rispose l'eco.
"Che buffo pianeta", pensò allora, "è tutto secco, pieno di punte e tutto salato. E gli uomini
mancano d'immaginazione. Ripetono ciò che loro si dice... Da me avevo un fiore e parlava
sempre per primo...".
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